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Channel: Commenti a: Comunicazione politica, creatività e web: bilancio di un miracolo
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Di: Jacopo

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Provo ad approfondire con qualche numero. Alle urne per il referendum sono andati 29 milioni di persone. Twitter in Italia è usato da 350 mila persone. Molti di più, 19 milioni di persone, usano Facebook (dati del maggio 2011). 25 milioni sono i navigatori abituali della rete. Numeri che solo in totale sono assimilabili a quelli della televisione. E la televisione è fatta di sette canali, Internet invece di migliaia di siti e di profili, in comunicazione ma indipendenti. È impossibile quantificare i voti spostati da Internet in queste elezioni ma credo sia ridicolo dire che queste elezioni sono state vinte (o perse) grazie a (o per colpa di) Internet. Sono state le persone, i loro progetti, i comitati e anche un po’ i partiti a vincere. Tutte queste cose, però, sono state aiutate da Internet a essere più efficaci e meno costose. Internet aiuta ad aprire le porte del partecipare e del fare. Aiuta a costruire identità e a sviluppare progetti. Da solo non è la rivoluzione come titolano molti giornali dalla primavera araba a questa parte, però credo possa aiutare a farla. Un bell’articolo a riguardo l’ha scritto Cory Doctorow qualche tempo fa sul Guardian.


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